24/10/2020 - 2/06/2021

Divisionismo. La rivoluzione della luce – prorogata fino al 2 giugno 2021

orario

10.00 – 19.00
lunedì chiuso

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Si avvisano i gentili visitatori che la mostra “Divisionismo, la Rivoluzione della luce – Rewind” è prorogata fino al 2 giugno 2021.
Per effetto di quanto previsto dal DPCM del 2 marzo 2021 e dal D.L. n. 44 del 1 aprile 2021 la mostra è aperta dalle 10.00 alle 19.00 (ultimo ingresso alle 18.00) dal lunedì alla domenica, a condizione che la Regione Piemonte si trovi in zona gialla. Se la Regione Piemonte si trova in zona rossa o arancione la mostra è chiusa.

Gli orari e i giorni di apertura potrebbero subire modifiche imposte dall’emanazione di eventuali nuove norme che dispongano diversamente da quelle attualmente in vigore.

Per prenotare online: bit.ly/prenotaDIV
Per info sulla mostra: http://bit.ly/infodivno

Divisionismo

La rivoluzione della luce – REWIND

a cura di Annie-Paule Quinsac

Castello di Novara, dal 24 ottobre 2020 al 24 gennaio 2021 – prorogata fino al 2 giugno 2021

La mostra

La grande mostra Divisionismo La rivoluzione della luce, aperta il 23 novembre 2019 e chiusa anticipatamente per effetto di quanto disposto dalle norme emanate per il contenimento del virus Covid-19, sarà riallestita nelle magnifiche sale del Castello Visconteo Sforzesco di Novara e riaperta al pubblico dal 24 ottobre 2020 al 24 gennaio 2021 in formula “Rewind” – prorogata fino al 2 giugno 2021

Promossa e organizzata dal Comune di Novara, dalla Fondazione Castello Visconteo e dall’Associazione METS Percorsi d’arte, in collaborazione con ATL della provincia di Novara, con i patrocini di Commissione europea Provincia di Novara, con il sostegno di Banco BPM (Main Sponsor),  Regione Piemonte, Fondazione CRT e Esseco s.r.l., è curata dalla nota studiosa Annie-Paule Quinsac, tra i primi storici dell’arte ad essersi dedicata al Divisionismo sul finire degli anni Sessanta, esperta in particolare di Giovanni Segantini – figura che ha dominato l’arte europea dagli anni Novanta alla Prima guerra mondiale –, di Carlo Fornara e di Vittore Grubicy de Dragon, artisti ai quali ha dedicato fondamentali pubblicazioni ed esposizioni.

Grazie alla disponibilità dei prestatori sono state confermate 61 delle 67 opere presenti nel primo allestimento, provenienti da prestigiosi musei, istituzioni pubbliche e collezioni private. Quelle mancanti, già destinate ad altre esposizioni o impossibili da movimentare una seconda volta, sono state sostituite con opere altrettanto importanti di Giovanni Segantini, Giuseppe Pellizza da Volpedo e Angelo Morbelli, selezionate in funzione della loro attinenza al percorso scientifico al fine di mantenere il rigore dell’impianto originario.

Per l’occasione è stata realizzata una pubblicazione ad hoc con le schede critiche, bibliografiche ed espositive delle nuove opere esposte.

 

Le sezioni

Sala 1. Il prologo

Sala 2. La Prima Triennale di Brera. Uscita ufficiale del Divisionismo

Sala 3. L’affermarsi del Divisionismo

Sala 4. Pellizza da Volpedo. Tecnica e simbolo

Sala 5. Il colore della neve

Sala 6. Previati. Verso il sogno

Sala 7. Segantini. Il gioco dei grigi

Sala 8. Il nuovo secolo. L’evolversi del Divisionismo

Riproposta la grande mostra sul Divisionismo italiano
La grande mostra Divisionismo La rivoluzione della luce a Novara nella magnifica cornice del Castello Visconteo Sforzesco – programmata originariamente dal 23 novembre 2019 sino al 12 aprile 2020 e chiusa anticipatamente per l’emergenza sanitaria – riapre dal 24 ottobre prossimo sino al 24 gennaio 2021 – prorogata fino al 2 giugno 2021

Per dare risposta alle attese di oltre trentamila persone che avevano prenotato e avrebbero dovuto vedere la mostra durante i due mesi in cui è stata sospesa dal lockdown e a coloro che avevano manifestato il desiderio di rivederla, l’Associazione METS Percorsi d’arte si è prodigata, con l’appoggio della curatrice Annie-Paule Quinsac, tra i massimi esperti di Divisionismo italiano, per riottenere le opere, al fine di proporre una rassegna che corrispondesse al progetto scientifico originale: raccontare la storia del Divisionismo italiano, rivoluzione della luce, in diciotto artisti, sessantasette opere, otto sale.

Il successo nell’ardua impresa di rewind si deve in gran parte alla straordinaria generosità dei prestatori, privati e museali – inclusi i due musei svizzeri – che hanno creduto fino in fondo alla ripresa. Grazie alla loro dedizione, su sessantasette opere soltanto sei non sono presenti all’appello, un’assenza imposta da ragioni di conservazione che, dando luogo a importanti sostituzioni, ha permesso di approfondire alcuni aspetti del racconto espositivo. Tra i dipinti assenti, l’unico non rimpiazzato è la monumentale Maternità di Previati, fragilissimo e di difficile
movimentazione, in assoluto insostituibile, rappresentato da una riproduzione di stessa misura (175,5 x 412,5 cm) collocata all’ingresso, dove si trovava all’inizio della mostra, nell’apparato didattico che spiega la storia e l’importanza dell’opera. Negli altri casi, invece, si è scelto di far subentrare dipinti che avessero lo stesso peso dei precedenti e potessero illustrare aspetti diversi delle problematiche affrontate in questa esposizione.

Le cinque sostituzioni riguardano quattro sale:

Sala 2. La Prima Triennale di Brera. Uscita ufficiale del Divisionismo, al posto della grande tela di Sottocornola Fuori di porta (Le sorelle), si presenta un capolavoro di Segantini, Petalo di rosa (1890), che in un primo momento l’artista aveva pensato di notificare alla Triennale. La tela illustra un aspetto del simbolismo di Segantini, e la presenza di alcune microfotografie di analisi non invasive, che documentano l’uso dei metalli, permette di introdurre una riflessione sulla sua tecnica polimaterica. L’intero procedimento si coglie in modo più immediato grazie al confronto con il dipinto stesso.

Sala 3. L’affermarsi del Divisionismo, Venduta! (1897) di Morbelli, dal linguaggio divisionista raffinato quanto quello di Riflessioni di un affamato di Longoni, dipinto che sostituisce, è stato scelto perché nel corpus di quest’ultimo non esistono altre opere di denuncia che possano avvicinarsi in potenza alla tela divenuta icona del coinvolgimento sociale dell’artista. Venduta!, terzo dipinto dedicato da Morbelli alla prostituzione minorile, è un assoluto capolavoro che traduce un messaggio paragonabile in forza a quello di Longoni, anche se di implicazione morale diversa.

Sala 4. Pellizza da Volpedo. Tecnica e simbolo. La sostituzione di due opere, La processione (1892-1895) e Tramonto (1900-1902), e la necessità di mantenere l’ordine cronologico, hanno conferito alla piccola sezione un carattere di testimonianza dell’evoluzione dell’artista maggiore di quanto avesse nella versione originale. La piazza di Volpedo (1888), dipinta a Firenze sotto l’influenza di Fattori, è esposta sulla stessa parete di Il ponte (1892 circa), primo tentativo di divisone del colore, e ciò permette di capire l’evoluzione dalla pittura ad impasto al divisionismo. Rimasta identica è la parete centrale dedicata al monumentale Sul fienile (1893-1894), esito maestoso del simbolismo naturalista dell’artista. Sulla parete a sinistra invece permane, a conclusione della presenza di Pellizza in mostra, il paesaggio Nubi di sera sul Curone (1905-1906), preceduto, in contraltare, da Il ritorno dei naufraghi al paese (L’annegato) del 1894 che accentua, in stato d’animo e linguaggio pittorico, l’impatto di Sul Fienile.

Sala 8. Il nuovo secolo. L’evolversi del Divisionismo, Alba domenicale di Morbelli (1915) è stata sostituita con Per sempre (1906), l’ultima delle due tele dedicate al “mal sottile”, la tubercolosi, flagello che allora falciava esseri giovani con una frequenza tale da tradursi nel morboso fascino ottocentesco del “fior reciso”, celebrato in memorabili poemi, liriche, dipinti e sculture. Proprio in quella tematica il dipinto chiude un’era, ma l’artista evita un pathos scontato grazie alla magia del linguaggio divisionista spinto all’intensità estrema, uno dei più puri esempi del divisionismo di Morbelli in cui le particelle di colore polverizzate sulla tela rendono in vibrazione luminosa la dicotomia eternità della natura – caducità della vita umana.

Promossa e organizzata dal Comune di Novara, dalla Fondazione Castello Visconteo Sforzesco di Novara e dall’Associazione METS Percorsi d’arte, in collaborazione con ATL della provincia di Novara, BIG Ciaccio Arte e Fondazione Circolo dei Lettori, con i patrocini di Commissione europea e Provincia di Novara, con il sostegno di Banco BPM (Main Sponsor), Regione Piemonte, Esseco s.r.l, Fondazione CRT, l’importante supporto di Enrico Gallerie d’arte e Gallerie Maspes, si avvale nuovamente della curatela, più che mai attiva e partecipe, di Annie-Paule Quinsac.

Accompagnano l’esposizione il catalogo scientifico pubblicato in occasione della prima mostra, con il saggio della curatrice corredato dalle schede biografiche degli artisti, le schede critiche delle singole opere affidate agli specialisti di riferimento e gli apparati bibliografici ed espositivi. E una pubblicazione più agile dedicata alle novità della mostra riproposta.

Una mostra sempre di grande respiro, un percorso ricco e affascinante tra le opere più significative dei maestri divisionisti italiani in un luogo, l’imponente Castello Visconteo Sforzesco, ricco di storia e ristrutturato a regola d’arte per una vocazione museale.
Che merita di essere vista e rivista.

Informazioni sulla mostra

DIVISIONISMO, la rivoluzione della luce
Novara, Castello Visconteo Sforzesco, piazza Martiri della Libertà n. 3
Dal 24 ottobre 2020 al 24 gennaio 2021

 

Norme di sicurezza e regolamentazione degli ingressi:
È obbligatorio l’uso della mascherina all’interno dei locali nonché il mantenimento della distanza di 1 metro tra le persone. Al fine di evitare assembramenti gli ingressi sono contingentati e non sono ammessi in mostra più di 60 visitatori ogni ora. I biglietti sono dunque utilizzabili unicamente nella fascia oraria in essi indicata, selezionabile dall’acquirente tra quelle disponibili al momento dell’acquisto. Per ciascuna fascia da venti minuti non sono ammessi più di venti visitatori complessivi il cui accesso è scaglionato dal personale ed è ammessa una sola visita guidata per un massimo di 10 persone.

Prevendita: obbligatoria per i biglietti ridotti Gruppi, consigliata per tutti gli altri biglietti, compresi i gratuiti

Ticketone www.ticketone.it /Tel. 892101 – da lunedì a venerdì 8.00-21.00 – sabato 9.00-17.30

Per i possessori di “18app Bonus Cultura” e “Carta del docente” è possibile l’acquisto del biglietto su www.metsarte.com/biglietti con link diretto a ticketone.it

Informazioni online e social:

METS Percorsi d’arte

www.metsarte.com

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Ufficio stampa: Lucia Crespi | tel. + 39 02 89415532 | lucia@luciacrespi.it

Organizzatori

Mets percorsi d’Arte

Fondazione Castello di Novara

Comune di Novara

Intero: € 10,00

Ridotto: € 8,00 (Visitatori dai 20 ai 25 anni e over 65, Gruppi composti da almeno 10 persone, Soci TCI Touring Club e FAI, Giornalisti con tesserino ODG con bollino dell’anno in corso non accreditati dall’ufficio stampa, Soci di altri enti convenzionati muniti di tessera, Insegnanti di scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, Promozione famiglia: Accompagnatori, massimo 2, di ragazzi dai 6 ai 19 anni)
Ridotto Ragazzi: € 5,00 (Ragazzi dai 6 ai 19 anni)

Gratuito: (Minori di 6 anni, Disabili muniti di certificazione, Guide turistiche abilitate con tesserino di riconoscimento, Giornalisti accreditati dall’Ufficio Stampa, Insegnanti accompagnatori di scolaresche composte da almeno 9 studenti, Soci di “Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta”, “Abbonamento Musei Lombardia Valle d’Aosta”, “Abbonamento Musei Formula Extra”)

€ 3,00 (Device o applicazione scaricabile su smartphone da App Store e Google Play)

€ 2,00 prezzo scontato per ragazzi dai 6 ai 19 anni (solo applicazione)

ATL della Provincia di Novara – Tel. 0321.394059 –info@turismonovara.it – da lunedì a venerdì 09.00 – 13.00 / 13.30 – 17.30, sabato e domenica 9.30 – 13.00 / 13.30 – 17.30

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