9/06/2019

Premio Città di Novara- INCONTRO CON L’ARTE: RABARAMA.

orario

DOMENICA 9 GIUGNO ORE 17 INAUGURAZIONE E  l’INCONTRO CON L’ARTE per l’assegnazione del riconoscimento alla carriera artistica ad un personaggio di spicco nel panorama culturale internazionale

Per la diciottesima edizione il Premio sarà assegnato a RABARAMA. Lo scopo prioritario è quello di offrire al pubblico interessato, una giornata densa di attenzione ed emozione, a contatto con autorevoli personalità del mondo artistico contemporaneo e per conoscere da vicino un’artista tra le più importanti del mondo artistico contemporaneo.

BIOGRAFIA
Paola Epifani, alias Rabarama, è nata a Roma nel 1969. Vive e lavora a Padova.
Figlia d’arte, fin da piccola mostra un innato talento per la scultura. Inizia la sua formazione artistica presso il Liceo Artistico di Treviso, proseguendo poi all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Si laurea con il massimo dei voti nel 1991 ed inizia immediatamente a prendere parte a un gran numero di concorsi nazionali e internazionali di scultura, ottenendo sempre più consensi sia dalla critica che dal pubblico in generale. Rabarama crea sculture e dipinti con uomini, donne o creature ibride, spesso passando per l’eccentrico.
La pelle del soggetto creato dall’artista è sempre decorata con simboli, lettere, geroglifici e altre figure in una varietà di forme. La “membrana”, il “mantello” che sembra avvolgere queste figure è in continua evoluzione, aggiungendo sempre nuovi segni, simboli e metafore. L’alfabeto indica la restrizione interna del linguaggio e la nostra entità singolare-plurale (secondo la concezione del filosofo Jean-Luc Nancy): geroglifici, puzzle e favi sono la visualizzazione del genoma, le infinite combinazioni e le possibili varietà inerenti all’umanità, visualizzato nei labirinti mentali dove si materializza la complessità sfaccettata dell’Io. Spesso le mostre delle opere di Rabarama sono presentate in collaborazione con altri artisti (body painting, ballerini, acrobati) e sono arricchite da video proiezioni e suoni. Il suo lavoro è considerato suggestivo ed eccitante, descrive tutti i dolori e le gioie dell’essere umano, dalla schiavitù alla libertà, attraverso il codice genetico dei sogni.
“L’arte di Rabarama è spesso molto aggressiva, non solo per il pubblico, ma anche per il creatore”, ha detto George S. Bolge, direttore esecutivo del Museum of Art di Boca Raton, Miami, Stati Uniti d’America, sulle opere dell’artista. Questo lungo percorso, costellato di successi, l’ha portata a presentare nel 2011 alla 54° Biennale di Venezia l’opera monumentale Abbandono, realizzata interamente in marmo di Carrara.
Oltre a questo riconoscimento fondamentale, le sue opere sono state esposte nelle principali capitali mondiali della scena artistica come, tra gli altri, Parigi, Firenze, Cannes, Miami, Shanghai.
Numerose e importanti sono anche le acquisizioni delle sue opere di importanti istituzioni pubbliche e private come il Museo d’arte della Biennale di Pechino, lo Shanghai Sculpture Space e il Copelouzos Museum di Atene, per non parlare delle tre opere monumentali acquistate dal Comune di Reggio Calabria ed esposte sul lungomare di Falcomatà. Nel 2014 è madrina e ispiratrice del Skin Art Festival, che si tiene a Merano, collaborando con Kryolan. Nel 2015, Rabarama ha vinto il concorso internazionale tenuto dal Comune di Vallo della Lucania (SA). A seguito di questa vittoria è stato creato Leud, il più grande marmo mai creato prima dall’artista, ora esposto nel caratteristico centro storico. Indimenticabile è anche l’intesa artistica e la collaborazione con il Cirque du Soleil.
Nel 2016 Rabarama espone in gallerie sia italiane, come la Italian Fine Art Gallery di Positano (SA) e SimonBart Gallery a Porto Cervo (Sardegna), sia all’estero, partecipando alla Biennale di Vught organizzata da Van Loon Galleries, Paesi Bassi. Nello stesso anno partecipa alla Biennale d’arte di Asolo (TV), Italia.
Nel 2018, l’artista ritorna alle origini, esponendo una ricca varietà di opere nella personale MEMENTO, tenutasi a Roma presso lo Stadio di Domiziano, in collaborazione con Canova Arte. Grazie al suo talento versatile, Rabarama sperimenta e realizza nel tempo opere in terracotta, bronzi classici ben noti, affascinanti pezzi unici di marmo, vetro e pietre rare, inclusioni in resina, monotipi in resina siliconica, preziosi gioielli d’artista e, naturalmente, i meravigliosi dipinti e serigrafie. Rabarama attualmente vive e lavora a Padova, gestisce la propria carriera e collabora a livello internazionale con importanti gallerie d’arte in Francia, Olanda, Belgio, Inghilterra, Turchia, Svizzera e Stati Uniti.

 

Organizzatori

Fondazione Castello

Per ulteriori informazioni consulta la sezione info