Lo sapevi?

Dalla penna del 400, una lettera dal cantiere del Castello di Novara

Trascrizione della lettera (in grafia moderna, mantenendo la forma originale)

LA lettera datata 27 ottobre 1474 venne scritta da Francesco da Trevi e indirizzata al Duca Galeazzo Maria Sforza che era succeduto nel 1466 al padre , Francesco Sforza

Illustrissime princeps et ex.me domine domine mi singularissime post humilissime recommendationes aviso vostra excedentia che in questa vostra fortezza he facto uno bellissimo et grande lauore et he facto come scrivo a quella particulamente qui di sotto. Et primo il muro del Castello a chirco a chirco è facto tuto alto braccia XVIII dal fondo fin sotto al rotondone (1) qual vene al pian terreno excepto che do è il ponte del soccorso qual he tirato alto solum fin sotto il ponte et li he lassato in relaxo per poter abbassare il detto ponte bisognando fin che sia facta l’intrata del soccorso novo ne la quale cotinue se lauora. La quadra verso Santo Lucha ultra li supradicti bracci 19 de altezza quali sono fino al rotondone he alta de sopra al dicto rotondone pigliando tuta la torre qual he per scontro sancto lucha et andando verso la ciptadella et ueschouato et parte de la quadra uerso la cipta’ videleict de la Mirabella fin a la intrata del Castello braccia octo excepto che la torre del cantone uerso la ciptadella qual he lassata un poco piu’ bassa per le andature quale si he facto per portare le robbe suso lo lauoro videlicet prete et malta, et hanchor uno poco videlicet circa braçça vint i apresso a la Mirabella doe se lauora de presente qual sera’ secondo il tempo in questa septimana proxima a tienire alto cum l’altro videlicet braccia XIII apresso il dicto rotondone et suso dicta altezza andando incipiati li beccadelli (2) quali andarano alti brazza quattro et se fano di prete cote et le fatiate del muro verranno ad essete alte brazza dodeci de sopra il rotondone auto parpecti et merli. La torre credo se faranno alte sopra le dette fatiate sey aut octo brazza. La quadra che guarda uerso il burgo de sancto Gaudentio, incomenzando al supradicto relaxo lassato per abassare il ponte del soccorso et uersando verso la porta de la cipta’ como’ se va in dicto burgo et parte de la quadra che verso la cipta videleict fin a la entrata del Castello he alta brazza quattro qual dura in longheça tuta solum braza cento sessanta. Il battiponte (3) principiato a la entrata noua in la quadra de sancto lucha he alto brazza tredici et heri se posson li centeni per fare il volto quale volto spero cum la gratia de dio seruendo il tempo se fornirà questa septimana proxima a uenire fin al piantereno et dal piantereno in suso il reuelino colligà cum il dicto battiponte andara’ alto brazza XII et grosso brazza 4 et credo se fara’ tale lauore in lo mese de novembre che se potra’ leuare il dicto ponte habiando per ho li bolzoni quali fin a questa hora no hauemo trouati excepto de uerso. Li resta a fare dui altri reuelini videlicet uno alta entrata del Castello uerso la cipta’, et l’altro a una pianchetta qual mira uerso la ciptadella pur dentro al muro de la cipta’ apresso ala Mirabella dove altre volte era ponte et pianchetta et anchora il muro de le fosse a chircho a chircho et il spagiere de dicte fosse excepto che in alcunni locchi doe se c’auto cretta per fare quadrelli et sabbione per uso del dicto lauore. Io in questo et in ogni altra cosa concernente il benestato et honore de prelibata V.Ex.cia sempre vi saro’ seruentissimo et li usarò omni diligenti cura a nui possibile ala quale continue me recomando.
Ex arce vestra Nouarie die XXVII octobris 1474 – [Firma di Francesco da Trevi]

Illustrissimo e eccellentissimo signore, mio signore singolarissimo, dopo umilissime raccomandazioni, informo Vostra Eccellenza che in questa vostra fortezza si sta facendo un bellissimo e grande lavoro, e riporto qui di seguito i dettagli.

Per cominciare, il muro del Castello tutto intorno è stato costruito fino a un’altezza di 18 braccia a partire dal fondo fino alla base del rotondone (cordonatura in pietra). Fa eccezione la parte dove c’è il ponte del soccorso, che attualmente si trova a un livello più basso e che è stato lasciato libero (in relaxo) per poter abbassare il ponte stesso, in attesa che sia pronta la nuova entrata per il ponte del soccorso, sulla quale si continua a lavorare.

Il lato del castello verso San Luca è stato alzato oltre i 19 braccia fino al rotondone, e sopra di esso si prosegue includendo tutta la torre che guarda verso San Luca e, andando verso la cittadella, anche parte del lato opposto, fino all’ingresso del Castello. Questo tratto è stato innalzato di 8 braccia, tranne una torre d’angolo verso la cittadella, lasciata un po’ più bassa per permettere il passaggio dei materiali (pietre e malta).

Si lavora ancora presso la torre detta “Mirabella”, dove si prevede di alzare un tratto di muro nei prossimi giorni. L’altro tratto vicino al rotondone sarà portato a 13 braccia d’altezza, su cui saranno collocati i beccatelli (mensole in pietra per sostenere la merlatura), alti 4 braccia, e si costruiranno pareti fino a 12 braccia sopra il rotondone, con parapetti e merli. Le torri, credo, saranno alzate ancora di 6 o 8 braccia sopra questi muri.

Il lato che guarda verso Borgo San Gaudenzio, iniziando dal ponte del soccorso e andando verso la porta della città, fino all’ingresso del Castello, è alto 4 braccia e lungo circa 160. Il battiponte (struttura isolata nel fossato per il ponte levatoio) è stato avviato, è alto 13 braccia, e ieri si è iniziato a posare le centine per la volta, che spero sarà terminata entro la prossima settimana. Dal piano terra verso l’alto, il rivellino collegato al battiponte sarà alto 12 braccia e largo 4. Penso che nel mese di novembre sarà possibile completare il ponte, se arriveranno i perni necessari, che finora non abbiamo trovato se non da un lato.

Restano da costruire altri due rivellini: uno all’ingresso del Castello verso la città, e uno su una piattaforma che guarda verso la cittadella, dove prima c’era un altro ponte. Si lavora anche alle mura che circondano il fossato e alle spallette, tranne in alcuni punti dove si è raccolta creta per fare quadrelli e sabbione da usare per i lavori.

Io, in questo e in ogni altra cosa riguardante il benessere e l’onore di Vostra Eccellenza, sarò sempre al suo servizio, con ogni cura e diligenza possibile.

Dalla vostra rocca di Novara, il 27 ottobre 1474
[Firma di Francesco da Trevi]

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